Amato e odiato? Accenna un sorriso l'avvocato Antonio Fiumefreddo, invitato a parlare delle emergenze a Catania, ospite del format AAA Sindaco Cercasi, a cura della redazione SicraPress. La sua scelta di vita è quella di "perseguire realmente i suoi valori", determinando il supporto della comunità, ma altrettante inimicizie in politica. Intervistato dal direttore Umberto Teghini, l'avvocato Fiumefreddo ha discusso di temi attuali, in modo "trasversale". "Le cattive tendenze partono da lontano, non dagli ultimi tre sindaci, ma è facile scaricare il barile", afferma l'avvocato, lasciando intendere che le problematiche della città di Catania non sono solo il frutto di una recente cattiva gestione: si tratta di rimaste , mai rimarginate. Tra le problematiche più attuali e forse meno discusse, l'avvocato Fiumefreddo parla della : "C'è un problema demografico gravissimo, per cui si rischia che a Catania rimangano soltanto coloro non hanno la possibilità di andarsene e coloro che ci restano per coltivare affari opachi. Ciò significa che se ne vanno i nostri ragazzi migliori e che in Sicilia non c'è alcuna prospettiva. Se nella Pubblica amministrazione, come nella nostra Sanità, facendo un esempio pratico, vengono assunte persone senza concorso, è ovvio che da qui bisogna scappare". Continua con una denuncia aperta all'economia catanese, affermando con tono affranto: " . Come possiamo pretendere che i nostri ragazzi e tutti quei ragazzi onesti delle periferie rimangano qui?". Gli inattivi in Sicilia sono 2 milioni, ma nessun politico sembra aver pensato ad un piano che risolva la questione. È sempre più urgente trovare delle risoluzioni a problematiche più volte denunciate, alle quali, nessun politico sembra rispondere. A proposito, l'avvocato Fiumefreddo dichiara: "Questo tipo di classe politica promuove una dipendenza dei cittadini nei suoi confronti: ". Dopo una pausa di riflessione, spiega che: "È necessario avere a cuore la città per ricostruirla, Pogliese lascia macerie. Non ha avuto una visione di città, è stato scadentissimo. Non ho nulla per la persona, ma è stato vergognoso, ha distrutto una città".Definendo chiaramente il suo punto di vista, suggerisce delle : "Innanzitutto si potrebbe investire sul turismo, riprendendo e valorizzando tutto il patrimonio della città. Sarebbe necessario fare un patto fortissimo con l'Università, per non fare scappare via i nostri giovani. Viviamo in una città che ha bisogno della magistratura per ricostruirsi. Infine, non per importanza, dovrebbe essere attuato il progetto sul lungo fronte mare". Continua con ottimismo: "Possiamo invertire la tendenza al suicidio di questa città calendarizzando gli obiettivi, abbandonando le promesse e riportando fatti concreti. Anche coinvolgendo i privati bisogna , cosa che facevano le parrocchie. A proposito, all'amato Vescovo direi anziché occuparsi in maniera discutibile del cantiere città, che si occupi dell'ospedale che è la chiesa". Discutendo di un possibile Partito della Chiesa, l'avvocato lancia una sfida: "Vorremmo meno chiacchiere anche dal Vescovo. Cominciamo con una sfida: dalla domenica prossima che i turisti trovino le chiese di Via Crociferi aperte e visitabili. Che intervenga su questo cantiere".In conclusione, si augura che il futuro di Catania finisca in mani abili, nella speranza di risanare ogni ferita aperta. AAA Sindaco Cercasi è uno spazio per esporsi in libertà: è possibile rivederlo sui canali ufficiali di Sicra Press ( e ) oltre che in televisione su Etna Channel, canale 199 del digitale terrestre, ogni giovedì sera a partire dalle 21,20 all’interno dell’Informazione Raccontata.I problemi prioritari di una città in ginocchio...
ferite
aperte... di cui rimangono solo macerie
fuga di cervelli
Le piazze di spaccio fanno l'economia della nostra cittàUna città in coma, ma nessuno sembra in cerca di una cura
la politica promuove la povertà
soluzioni pianificabiliBasta promesse, bisogna calendarizzare degli obiettivi
creare degli spazi che sviluppino l'integrazioneUlteriori informazioni sul format
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